Sabato 21 gennaio, a Monopoli, la Puglia è scesa in piazza contro le trivellazioni petrolifere e ogni altra forma di attacco al proprio territorio. L'iniziativa è stata organizzata dal Comitato «No petrolio, Sì energie rinnovabili» E' stata una grande mobilitazione che ha coinvolto tantissimi cittadini e tanti partiti senza distinzioni politiche e sociali. Tutti uniti per gridare no allo scempio del nostro mare.
domenica 22 gennaio 2012
lunedì 9 gennaio 2012
COME RICICLARE L'ALBERO DI NATALE
In occasione del Natale vi siete orientati verso la scelta di un vero abete pur non avendo la possibilità di trapiantarlo nel vostro giardino? Ora che le festività sono agli sgoccioli e che si avvicina il momento di ritirare ogni addobbo fino all’anno prossimo, si presenta il problema di quale sia la maniera più corretta per riciclare il vostro albero di Natale.
Si pensa di solito che destinare l’albero al rimboschimento sia sempre la soluzione migliore, per fare un gesto amico della Natura. Ma non è così. Come ricorda infatti Antonio Brunori, presidente del Pefc Italia: “l’abete rosso è infatti un albero spontaneo solo sull’arco alpino e in alcune ‘isole’ dell’Appennino Tosco-emiliano. Piantarli in boschi dove già è presente l’abete significa creare problemi di inquinamento genetico a prescindere, soprattutto se non conosciamo l’origine delle piante. Inserire l’abete in ambienti naturali dove invece non cresce spontaneamente crea una intrusione botanica che è negativa, per il paesaggio e l’ecosistema. Molto meglio quindi mettere l’albero nel nostro giardino di casa, ricordando però che è una specie ad apparato radicale molto superficiale, quindi che prima o poi cadrà!”.
Punti di raccolta in città
Quest’anno diverse città italiane prevedono di organizzare apposite giornate di raccolta destinate agli abeti indesiderati. A Roma, l’Ama provvederà alla raccolta straordinaria degli alberi di Natale dal 7 al 16 gennaio 2012 con diversi punti di raccolta, ed orari prestabiliti, in varie zone della capitale, il tutto consultabile tramite la guida messa a disposizione dall’associazione. Gli abeti ancora in buone condizioni saranno ripiantati presso la sede del Corpo Forestale dello Stato di Arcinazzo Romano. Un servizio analogo sarà attuato nella città di Torino, che provvederà alla raccolta degli abeti naturali dal 9 al 14 gennaio. Gli alberi nelle migliori condizioni serviranno a rinverdire alcune aree del capoluogo Piemontese. Vi somigliamo di consultare il sito Web del vostro Comune di appartenenza in modo da essere aggiornati sull’organizzazione di simili iniziative nel luogo in cui abitate.
La raccolta di Ikea
Se avete acquistato il vostro albero di Natale da Ikea, ricordate che potrete riconsegnarlo nel corso del periodo dedicato all’iniziativa in tutti i negozi della catena che vi hanno aderito. La riconsegna dell’albero presso i punti vendita sarà possibile dal 5 al 12 gennaio. In cambio si riceverà un buono spesa pari al valore di acquisto dell’abete, spendibile dal 29 gennaio al 28 febbraio 2012. Per ogni abete acquistato, Ikea donerà 3 euro al progetto “Compra una foresta” promosso dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Altri 3 euro potranno essere donati al momento della riconsegna, scalandoli dal proprio buono sconto. Se avete acquistato il vostro abete in un vivaio, informatevi in merito alla possibilità di riconsegnarlo in loco.
Nell’orto e in giardino
Se il vostro albero non è adatto ad essere trapiantato o se non disponete dello spazio necessario, i suoi rami potranno entrare a far parte del vostro compost, contribuendo a creare del buon fertilizzante per il vostro orto casalingo. Con i rami potreste pensare di costruire dei piccoli rifugi per i volatili, che potrete attirare disponendo nelle vicinanze dei semi di miglio. I rami manterranno un bell’aspetto per alcuni mesi. In seguito potrete tagliarli in parti più piccole e destinarli alla vostra compostiera oppure, eventualmente, a quella dei vicini. Ricordate che sarebbe un’iniziativa inopportuna quella di bruciare il vostro abete in un falò o nel camino, dato che i sempreverdi contengono oleoresine altamente infiammabili, che renderebbero tele operazione potenzialmente pericolosa. Piuttosto, potrete utilizzare il materiale vegetale di scarto per la pacciamatura. I rami, privi degli aghi, potranno inoltre servirvi in primavera come supporto per le piante rampicantinel vostro orto.
Consigli per il trapianto
Se invece avete la possibilità di trapiantare il vostro abete, tenete presente che lo trasporterete più facilmente all’esterno avvolgendo le radici con l’aiuto di un sacco di juta, in modo che esse non si spezzino o danneggino. Essendo la juta biodegradabile, non vi sarà necessario eliminare il sacco, ma potrete semplicemente tagliarne il fondo prima del trapianto in piena terra. Per prendervi cura del vostro abete nel periodo natalizio e in tutto il corso dell’anno, in modo che il vostro albero si mantenga vitale, potranno esservi utili i suggerimenti proposti dal Corpo Forestale dello Stato, tenendo presente il fatto che l’habitat ideale degli abeti comunemente venduti in occasione del Natale nel nostro Paese sia presente solamente in alcune zone alpine ed appenniniche. Inoltre, fate attenzione alle indicazioni sugli eventuali cartellini applicati al vostro abete, che dovrebbero essere controllate prima ancora dell’acquisto. Su alcuni di essi potrebbe essere infatti riportata la dicitura “Pianta non destinata al rimboschimento”.
Habitat per pesci
Si tratta di un’originale idea presentata dal sito web francese ZeGreenWeb, che mostra come negli stati Uniti si stia diffondendo l’abitudine di utilizzare i rami d’abete per ricreare all’interno di laghi e fiumi un habitat che pare essere molto apprezzato dai pesci. Essi sfruttano i rami d’abete come rifugio e per mettere al riparo i loro piccoli dai predatori. Gli abeti contribuiscono inoltre ad attirare proprio quegli insetti acquatici che costituiscono un importante fonte di nutrimento per i pesci di numerose specie. L’idea sta contribuendo a favorire la biodiversità negli ecosistemi degli specchi d’acqua dolce degli Stati Uniti e potrebbe facilmente essere attuata anche in Europa.
Se vi sentite in vena di sperimentare con il fai-da-te, ecco alcune proposte per realizzare oggetti creativi a partire dai rami e dal tronco del vostro abete. Gli aghi d’abete potranno entrare a fare parte di un profumatissimo potpourri, insieme a stecche di cannella e petali di fiori essiccati. Con il legno del tronco potreste provare a realizzare dei sottopentole e dei sottobicchieri per dare un tocco rustico alla vostra tavola e con un pochino di abilità in più, potreste provare ad intagliare il legno per realizzare dei portacandele o a riutilizzare il tronco del vostro abete trasformandolo in un portavasi per decorare la vostra veranda, servendovi dei rami più robusti come supporto per appendere i vostri vasi (Leggi anche 5 idee creative per riciclare l'albero di Natale)
tratto da: greenme.it
domenica 8 gennaio 2012
Effetto Terra e il primo giorno di lavoro sul campo.
Il primo giorno di lavoro e di tanti altri a venire.
Noi ci differenziamo, iniziamo direttamente dalla raccolta.
Noi ci differenziamo, iniziamo direttamente dalla raccolta.
martedì 3 gennaio 2012
mercoledì 28 dicembre 2011
mercoledì 21 dicembre 2011
MENU DELLA VIGILIA low cost e a base di verdure: #2 PRIMI
Chi l'ha detto che per trovarsi davanti un piatto gustoso bisogna eccedere in condimenti e grassi?
Provate queste ricette e poi ditemi.
PRIMI DELLA VIGILIA
ZUPPA DI CECI E FUNGHI CARDONCELLI MURGIANI (tipici della Puglia)
Ingredienti per 4 persone: 250gr di ceci secchi, 300gr di funghi cardoncelli, alloro, aglio, pane raffermo, sale, olio extravergine, prezzemolo
Mettere in ammollo i ceci per circa 10 ore, quindi buttare l'acqua rimasta. Mettere in una pentola a pressione i ceci, l'alloro, un cucchiaino di sale grosso, due spicchi di aglio interi, aggiungere acqua e cucinare circa 20 min dal primo fischio. Nel frattempo preparare una trifola semplice con i cardoncelli, tagliati abbastanza grossi, a base di olio extravergine, aglio e prezzemolo (poco). Quando i ceci saranno cotti e abbastanza teneri, versarli togliendone il brodo direttamente nei funghi, quindi lasciare insaporire i due elementi insieme e aggiungere il brodo di cottura dei ceci (che non avevamo buttato). A parte preparare dei crostini tagliando a quadrotti il pane raffermo ripassandolo in padella con un filo di olio meglio se al peperoncino.
MACCHERONI AL PETTINE CON CARCIOFI SAPORITI
Ingredienti: 370gr di maccheroni al pettine (quelli rigati in orizzontale, anche all'uovo), 6 bei carciofi, pecorino, 1 cipolla bionda, due carote, una grattata di pepe, un po' di vino bianco.
Fare un soffritto con la cipolla, la carota tagliata con la trafila più sottile della julienne. Pulire i carciofi per bene lasciando solo le foglie tenere e tagliarli in sei parti ciascuno e metterli nel soffritto precedentemente preparato, facendoli sfumare con un po' di vino bianco secco e poi cuocendoli con il coperchio (aggiungere un po' d'acqua se necessario). A parte cuocere la pasta come sempre e, una volta pronto, condire con i carciofi. Spolverare con il pecorino e il pepe e...buon appetito!
Provate queste ricette e poi ditemi.
PRIMI DELLA VIGILIA
ZUPPA DI CECI E FUNGHI CARDONCELLI MURGIANI (tipici della Puglia)
Ingredienti per 4 persone: 250gr di ceci secchi, 300gr di funghi cardoncelli, alloro, aglio, pane raffermo, sale, olio extravergine, prezzemolo
Mettere in ammollo i ceci per circa 10 ore, quindi buttare l'acqua rimasta. Mettere in una pentola a pressione i ceci, l'alloro, un cucchiaino di sale grosso, due spicchi di aglio interi, aggiungere acqua e cucinare circa 20 min dal primo fischio. Nel frattempo preparare una trifola semplice con i cardoncelli, tagliati abbastanza grossi, a base di olio extravergine, aglio e prezzemolo (poco). Quando i ceci saranno cotti e abbastanza teneri, versarli togliendone il brodo direttamente nei funghi, quindi lasciare insaporire i due elementi insieme e aggiungere il brodo di cottura dei ceci (che non avevamo buttato). A parte preparare dei crostini tagliando a quadrotti il pane raffermo ripassandolo in padella con un filo di olio meglio se al peperoncino.
MACCHERONI AL PETTINE CON CARCIOFI SAPORITI
Ingredienti: 370gr di maccheroni al pettine (quelli rigati in orizzontale, anche all'uovo), 6 bei carciofi, pecorino, 1 cipolla bionda, due carote, una grattata di pepe, un po' di vino bianco.
Fare un soffritto con la cipolla, la carota tagliata con la trafila più sottile della julienne. Pulire i carciofi per bene lasciando solo le foglie tenere e tagliarli in sei parti ciascuno e metterli nel soffritto precedentemente preparato, facendoli sfumare con un po' di vino bianco secco e poi cuocendoli con il coperchio (aggiungere un po' d'acqua se necessario). A parte cuocere la pasta come sempre e, una volta pronto, condire con i carciofi. Spolverare con il pecorino e il pepe e...buon appetito!
martedì 20 dicembre 2011
Effetto Terra e il lusso di Bruno Munari
Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. E’ la manifestazione dell'importanza che viene data all'esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. E’ il trionfo dell'apparenza sulla sostanza.
Il lusso è una necessità per tanta gente che vuole avere una sensazione di dominio sugli altri. Ma gli altri se sono persone civili sanno che il lusso è finzione, se sono ignoranti ammireranno e magari invidieranno chi vive nel lusso. Ma a chi interessa l'ammirazione degli ignoranti? Forse agli stupidi. Infatti il lusso è una manifestazione di stupidità. Per esempio a che cosa servono i rubinetti d'oro? Se da questi rubinetti d'oro esce un'acqua inquinata non è intelligente con la stessa spesa mettere un depuratore d'acqua e tenere i rubinetti normali? Il lusso è quindi l'uso sbagliato di materiali costosi che non migliora le funzioni. Quindi è una stupidaggine!
Naturalmente il lusso è legato all'arroganza e al dominio sugli altri. E’ legato ad un falso senso di autorità. In antico l'autorità era solo lo stregone che aveva abbellimenti e oggetti che solo lui poteva avere. I re e i potenti erano vestiti con costosissimi tessuti e pellicce. Più il popolo era tenuto nell'ignoranza e più l'autorità si mostrava paludata di ricchezze. E ancora oggi in molte nazioni si verificano queste manifestazioni di apparenze miracolose. Contemporaneamente però nella gente sana si fa strada la conoscenza della realtà delle cose e non dell'apparenza. Il modello non è più il lusso e la ricchezza, non è più tanto l'avere quanto l'essere (per dirla con Erich Fromm).
Man mano che l'analfabetismo diminuisce l'autorità apparente cade e al posto dell'autorità imposta si considera l'autorità riconosciuta. Un cretino seduto su un grande trono poteva forse suggestionare in un tempo passato ma oggi, e sopratutto domani, si spera che non sia più così. Spariranno i troni e le poltrone di lusso per i dirigenti imposti, gli arredi speciali per i capi, le cattedre di lusso alzate su pedane di mogano, i paludamenti, i gradi, e tutto ciò che serviva per suggestionare.
Insomma, voglio dire che il lusso non è un problema di design!
Il lusso è una necessità per tanta gente che vuole avere una sensazione di dominio sugli altri. Ma gli altri se sono persone civili sanno che il lusso è finzione, se sono ignoranti ammireranno e magari invidieranno chi vive nel lusso. Ma a chi interessa l'ammirazione degli ignoranti? Forse agli stupidi. Infatti il lusso è una manifestazione di stupidità. Per esempio a che cosa servono i rubinetti d'oro? Se da questi rubinetti d'oro esce un'acqua inquinata non è intelligente con la stessa spesa mettere un depuratore d'acqua e tenere i rubinetti normali? Il lusso è quindi l'uso sbagliato di materiali costosi che non migliora le funzioni. Quindi è una stupidaggine!
Naturalmente il lusso è legato all'arroganza e al dominio sugli altri. E’ legato ad un falso senso di autorità. In antico l'autorità era solo lo stregone che aveva abbellimenti e oggetti che solo lui poteva avere. I re e i potenti erano vestiti con costosissimi tessuti e pellicce. Più il popolo era tenuto nell'ignoranza e più l'autorità si mostrava paludata di ricchezze. E ancora oggi in molte nazioni si verificano queste manifestazioni di apparenze miracolose. Contemporaneamente però nella gente sana si fa strada la conoscenza della realtà delle cose e non dell'apparenza. Il modello non è più il lusso e la ricchezza, non è più tanto l'avere quanto l'essere (per dirla con Erich Fromm).
Man mano che l'analfabetismo diminuisce l'autorità apparente cade e al posto dell'autorità imposta si considera l'autorità riconosciuta. Un cretino seduto su un grande trono poteva forse suggestionare in un tempo passato ma oggi, e sopratutto domani, si spera che non sia più così. Spariranno i troni e le poltrone di lusso per i dirigenti imposti, gli arredi speciali per i capi, le cattedre di lusso alzate su pedane di mogano, i paludamenti, i gradi, e tutto ciò che serviva per suggestionare.
Insomma, voglio dire che il lusso non è un problema di design!
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